LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO

Ariyippu (Declaration)

Mahesh Narayanan (India, 107’)
Hareesh e Reshmi, una coppia malese trasferitasi a Noida prima che la pandemia di Covid-19 colpisse l'India, lavorano in una fabbrica di guanti di nitrile nei pressi di Delhi, con la speranza di potersi trasferire all’estero con un visto di lavoro. Tuttavia, quando un vecchio video viene portato a galla tra gli operai della fabbrica si scoperchia un vaso di Pandora che mette in pericolo non solo il lavoro della coppia, ma anche il loro matrimonio. Il crescendo di disperazione e ostilità porterà i due coniugi a confrontarsi con i rispettivi bisogni e desideri e a dover scegliere se agire secondo la propria coscienza oppure accettare compromessi.

La Civil

Teodora Ana Mihai (Belgio, Romania, 140’)
Storia di Cielo, una madre alla ricerca della figlia rapita da una banda criminale nel Nord del Messico. Poiché le autorità non riescono a fornire supporto nella ricerca, Cielo prende in mano la situazione e inizia la sua indagine e chiede aiuto a Lamarque, un tenente dell'esercito non convenzionale, che lavora nella regione. L’uomo decide di aiutare Cielo nella sua ricerca, perché potrebbe risultare utile anche per altre sue operazioni. La collaborazione tra i due trascinerà Cielo e Lamarque in un vizioso circolo di violenza…

The Good Person

Eitan Anner (Israele, 85’)
La 38enne Sharon, un’ambiziosa e stakanovista produttrice di film d'autore originaria di Tel Aviv, si ritrova sull'orlo della bancarotta. Per salvare il proprio futuro decide quindi di collaborare con Uzi Silver, un tempo apprezzato regista divenuto poi rabbino ultraortodosso che vuole fare il suo ritorno al cinema, con un adattamento dell'epica storia biblica di Re Saul. Lo sforzo comune si rivela ben presto altamente problematico poiché Silver impartisce a Sharon ordini oltraggiosi e la tratta con leggerezza e disprezzo. Nonostante questo e il fatto di percepire l’uomo più come un nemico che come un collaboratore, Sharon decide di andare avanti solo per i propri interessi finanziari. Questo, purtroppo, per lei significa andare contro ciò che le sta più a cuore, che di fatto è anche la causa dei suoi guai finanziari e che l'ha spinta a sacrificare tutte le sue relazioni personali: il suo totale impegno con il cinema. Proprio quando sembra che il progetto stia per decollare, però, la tragedia colpisce e Sharon si rende conto che in gioco c’è molto più del suo destino finanziario.

Il patto del silenzio (Un monde)

Laura Wandel (Belgio, 72’)
La piccola Nora, sette anni, e suo fratello maggiore Abel, sono tornati a scuola. Quando Nora vede Abel vittima di bullismo da parte di altri bambini, si precipita a proteggerlo avvertendo il padre. Ma Abel la costringe a rimanere in silenzio. In un conflitto di lealtà, Nora cercherà infine di trovare il suo posto, divisa tra il mondo dei bambini e quello degli adulti. Obeť di Michal Blaško (Slovacchia, Rep. Ceca, Germania, 91’) Quando il figlio dell’immigrata ucraina Irina viene aggredito, l’intera città si schiera per solidarietà con la sua famiglia e condanna i vicini rom, sospettati di aver commesso il crimine. Ma presto inizia a emergere un’altra verità.

The Innocents

Eskil Vogt (USA, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, 2021, 117’)
Durante la luminosa estate nordica, quattro bambini in vacanza stringono un legame di amicizia e fuori dalla vista degli adulti, tutti loro scoprono di essere dotati di poteri nascosti. Mentre i ragazzi esplorano le nuove abilità tra i boschi e i parchi giochi nei dintorni, i loro giochi innocenti prendono una piega oscura e una serie di strani eventi cominciano ad accadere.

Un vizio di famiglia (L'origine du mal)

Sébastien Marnier (Francia, Canada, 2022, 125’)
Stéphane è un’umile operaia, una donna modesta con poche pretese. Improvvisamente nella sua vita riappare il padre, che non ha mai conosciuto e che scopre essere estremamente ricco. L’uomo vive recluso in una grande villa con quattro donne che lo circondano, subito infastidite dall’arrivo di Stéphane e decise a metterla profondamente a disagio. Per sentirsi accettata, Stéphane cerca in tutti i modi di impressionare la sua “nuova famiglia” con una serie di bugie che da strumento di difesa si trasformeranno, suo malgrado, in un’arma potentissima che provocherà gelosia e risentimento. Un male inesorabile inizierà a diffondersi e a minare le basi stesse della famiglia.

Return to Dust (Yin Ru Chen Yan)

Li Ruijun (Cina, 133’)
Una tenera storia sulla natura metamorfica dell'amore eterno, contro ogni previsione. L'umile e modesta Ma e la timida Cao sono state scacciate dalle rispettive famiglie e costrette a un matrimonio combinato. Per sopravvivere, le due devono unire le loro forze e costruire una casa. Di fronte a molte avversità, inizia a sbocciare un legame inaspettato: unendosi ai cicli della Terra, Ma e Cao creano un rifugio per se stesse in cui prosperare.

Quei due

Wilma Labate (Italia, 85’)
Galeazzo Ciano e la moglie Edda Mussolini sono personaggi del secolo scorso che non hanno fatto la storia, l'hanno percorsa grazie ai privilegi della loro posizione. La coppia è passato da mondanità e tradimenti a incarichi politici e enormi responsabilità fino a una tragica fine. Giocando in un teatro di Cinecittà con la scenografia e i costumi contaminati dall’attualità, Quei due mette in scena due rampolli del ‘900 alle prese con il regime che li fa protagonisti. Edda e Galeazzo si raccontano senza pudore e viaggiano nei labirinti di una storia cupa, lui con le battute dei suoi diari e lei con le dichiarazioni fatte in una intervista di molti anni fa.

Speak No Evil

Christian Tafdrup (Danimarca, Olanda, 97’)
Durante una vacanza in Toscana, una famiglia danese diventa subito amica di una famiglia olandese. Mesi dopo la coppia danese riceve un inaspettato invito a visitare gli olandesi nella loro casa di legno e decide di andare per il fine settimana. Tuttavia, non ci vuole molto prima che la gioia della riunione venga sostituita da incomprensioni. Le cose gradualmente sfuggono di mano, poiché gli olandesi si rivelano qualcosa di molto diverso da quello che hanno finto di essere. La piccola famiglia danese ora si ritrova intrappolata in una casa, in cui vorrebbe non essere mai entrata.

Autobiography

Makbul Mubarak (Indonesia, Francia, Germania, Polonia, Singapore, Filippine, Qatar, 115’)
Con il padre in carcere e il fratello all’estero per lavoro, il giovane Rakib è rimasto l’unico custode di una dimora disabitata appartenente a Purna, ex generale in pensione, presso la cui famiglia il clan di Rakib è al servizio da secoli in una città dell’Indonesia rurale. Quando Purna torna a casa e inizia la campagna per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna, e trova la propria vocazione facendogli da assistente, nel lavoro e nella vita. Quando un giorno un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato, Rakib non esita a rintracciare il colpevole, dando così inizio a un’escalation di violenza…

EVENTO SPECIALE

Una gallina nel vento

Yasujiro Ozu (Giappone, 84’)
Una donna alleva il figlio mentre aspetta il ritorno del marito dalla guerra, ma per pagare al bambino le cure mediche è costretta, per una sola volta, a vendere il proprio corpo. La sua natura onesta le impedisce di tenere la cosa nascosta al marito quando ritorna...