lungometraggi in concorso
Mestari Cheng (Master Cheng)
Mika Kaurismäki (Finlandia, Gran Bretagna, Cina)
Cheng, un ristoratore cinese da poco rimasto vedovo, è in viaggio con il figlio verso un villaggio finlandese per incontrare un amico conosciuto a Shangai. Nessuno sembra conoscerlo, ma Cheng continua a cercarlo e inizia a trascorrere il tempo aiutando Sirkka, la proprietaria di una locanda, come cuoco. Per scacciare il dolore, si dedica alla creazione di deliziosi piatti per la gente del posto, abituata a mangiare salsicce economiche con patate. Quando il visto turistico di padre e figlio sta per scadere, gli abitanti del villaggio fanno il possibile per allontanare la polizia. Per la prima coproduzione tra Finlandia e Cina, l’uomo giusto non poteva che essere Mika Kaurismäki, un autore da sempre impegnato nel mettere in contatto nazioni molto distanti tra loro. Pensata con l’obiettivo di rivolgersi al pubblico internazionale, per abbattere le frontiere e congiungere i popoli, è una delicata commedia dai risvolti romantici, ambientata nella parte finlandese della Lapponia. Un luogo tranquillo, talmente isolato e lontano dalla frenesia metropolitana da permettere alle persone di dialogare, conoscersi, scoprirsi a poco a poco, imparare a rispettarsi, volersi bene, amarsi. Nel pacifico idillio estivo, la cucina cinese s’impone come collante nell’unione tra le culture, rappresentate da due personaggi desiderosi di trovare uno spazio nel mondo in cui poter essere ancora felici. Accarezzato dalle chitarre pizzicate nell’avvolgente colonna sonora, un feel good movie che ha il calore intimo dell’abbraccio di un amico.
BORN IN JERUSALEM AND STILL ALIVE
Yossi Atia & David Ofek (Israele)
Ronen ha dovuto subito fare i conti con i pericoli della città natia, Gerusalemme, teatro dell'infinito conflitto tra israeliani e palestinesi, dove gli attacchi terroristici sono all'ordine del giorno. Per esorcizzare un trauma che è soprattutto collettivo, ha deciso di accompagnare i turisti in tour gratuiti e didattici sui luoghi degli attentati. Attraverso un programma fatto di tabelle informative e pillole di storia contemporanea, spiega agli stranieri - che quelle violenze le hanno viste in televisione, sentendosene coinvolti forse solo in superficie - come si può sopravvivere nell'incertezza e nella paura di essere coinvolti in un evento tragico benché non inatteso. E mette in evidenza una verità comprensibile solo a chi vive in quella città, tra i segni dei proiettili che sfigurano i muri e una bomba pronta a esplodere da un momento all'altro: un attacco terroristico su un autobus fa parte della routine, perché non ti impedisce di prendere una birra al bar o andare a un appuntamento; un bombardamento in un bar, invece, è un'eccezione, perché puoi ancora bere una birra, ma non puoi andare a un appuntamento «perché non è romantico».
Buoyancy
Rodd Rathjen (Australia)
Chakra ha quattordici anni e conduce una vita massacrante: lavora, infatti, con i genitori e i numerosi fratelli in una risaia cambogiana. Quando un amico gli espone la possibilità di un redditizio lavoro in fabbrica, il ragazzo coglie al volo la proposta pur di allontanarsi dagli estenuanti ritmi di lavoro e dai conflitti con i familiari. Cade, tuttavia, nelle grinfie dei trafficanti di esseri umani e viene venduto come schiavo: si ritrova su un peschereccio tailandese, dove il crudele capitano esercita un potere tirannico e dispotico. Per Chakra, l'unica speranza è quella di sbarazzarsi dei suoi aguzzini, e pur di salvarsi è costretto a emulare le loro azioni.
LA CAMARISTA (THE CHAMBERMAID)
Lila Avilés (Messico)
La timida e riservata Eve lavora come cameriera in un hotel di lusso a Città del Messico. Le richieste dei facoltosi ospiti, spesso bislacche e pretenziose, non fanno che sottolineare il divario socioeconomico tra inservienti e clienti. Con il sogno di lavorare ai piani alti, dove vi sono le suite esclusive, la ragazza si iscrive al programma di formazione per adulti offerto dall'albergo, sperando sia di ottenere una promozione sia di emanciparsi da una vita mediocre.
EVGE (HOMEWARD)
Nariman Aliev (Ucraina)
Mustafa ha due figli che si sono trasferiti a Kyiv dopo che la Crimea è stata illegalmente annessa alla Russia. Alla morte del figlio maggiore Nazim, il padre va a Kyiv per far tornare a casa il figlio minore Alim e seppellire Nazim in Crimea secondo le tradizioni.
LES HIRONDELLES DE KABOUL (THE SWALLOWS OF KABUL)
Zabou Breitman & Eléa Gobbé-Mévellec (Francia)
Estate 1998, Kabul in rovina è occupata dai talebani. Innamorato nonostante la violenza e la miseria quotidiane, Mohsen e Zunaira vogliono credere nel futuro. Ma un atto insensato di Mohsen sconvolgerà le loro vite per sempre.
I NOSTRI (OUR PEOPLE)
Marco Santarelli (Italia)
L'esperienza di un gruppo di studenti universitari coinvolti in un progetto di ricerca sul mondo sommerso delle comunità religiose che popolano la loro città (Bologna, Italia). Una realtà spesso invisibile e composta prevalentemente da immigrati provenienti da tutto il mondo, che rappresentano uno spaccato vivo dell'Italia di oggi, molto più vicino e presente di quanto immaginiamo (la città di Bologna ospita più di 60.000 stranieri di 149 nazionalità, tra le più alte percentuali in Italia). Il documentario segue le discussioni del gruppo e gli incontri dei ragazzi con le comunità e le loro guide spirituali, nei luoghi di culto più ordinari e in quelli più nascosti e improbabili (garage, capannoni industriali, alberghi). All'interno del gruppo, la presenza di due ragazze musulmane, sposterà nella parte finale del documentario, il confronto su una domanda chiave dei nostri tempi: qual è il confine tra l'essere convinti della propria visione religiosa e l'essere aggressivi? Una risposta che il gruppo troverà nell'ultima tappa del viaggio, incontrando, una religiosa libanese, che ha vissuto nel suo Paese gli anni più duri della guerra, senza mai lasciarsi trascinare dall'odio religioso. A tenere insieme le diverse anime del gruppo, un giovane prete la cui identità verrà svelata solo alla fine del documentario. I "Nostri". Un titolo provocatorio per affermare che l' "altro" è prima di tutto una persona, con una storia e una dignità non diversa dalla nostra. Siamo tutti "nostri".
THE REMAINS – NACH DER ODYSSEE (THE REMAINS – AFTER THE ODYSSEY)
Nathalie Borgers (Austria)
Da due decenni ormai, migliaia di rifugiati hanno intrapreso il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo con l'obiettivo di un'esistenza sicura in Europa. Tuttavia, le notizie dei naufragi solitamente si limitato a pochi dettagli e al numero di vittime. Chi aiuta a cercare i dispersi? Cosa succede se le persone non si presentano? Chi si prende cura dei tanti corpi senza nome e non identificati? Come affrontano il lutto le famiglie? Il documentario segue due narrazioni parallele: la prima si concentra su coloro che sono rimasti a occuparsi delle rovine dopo ogni drammatico naufragio a Lesbo; la seconda racconta il ricongiungimento di una famiglia siriana a Vienna e l'inconsolabile tristezza per aver perso 13 parenti, i cui corpi non sono mai stati trovati. Un dolore che non trova pace. Le storie di Lesbo e Vienna sono due facce di un'unica tragedia, che fa eco all'appello dell'Antigone di Sofocle di onorare i morti, in qualsiasi circostanza.
UN TRADUCTOR (A TRANSLATOR)
Rodrigo & Sebastián Barriuso (Canada, Cuba)
Tra il 1990 e il 2011, in seguito alla richiesta internazionale di assistenza avanzata dall'Ucraina, a Cuba arrivarono circa venticinquemila ragazzini coinvolti nel disastro nucleare di Chernobyl, in larga parte affetti da cancro, deformazioni, problemi muscolari e dermatologici e soprattutto con alti livelli di stress postraumatico. Docente di letteratura russa a L'Avana, Malin viene contattato per fare da interprete tra i medici cubani e i bambini inviati dall'URSS. Strappato dall'astratto mondo accademico e costretto a misurarsi con la dolorosa realtà medica, Malin diventa sempre più depresso, fino all'incontro con un bambino speciale. Mentre si adatta al suo nuovo lavoro, cade il muro di Berlino e Cuba entra nella crisi economica più profonda della sua storia.
EVENTI SPECIALI
DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA
(GOD EXISTS, HER NAME IS PETRUNIJA)
Teona Strugar Mitevska (Macedonia, Francia, Belgio, Slovenia, Croazia)
Petrunija è una donna macedone che sta cercando un lavoro come storica ma non riesce a trovare niente di adeguato. Durante la cerimonia dell'Epifania ortodossa, decide di prendere parte al rito della croce di legno lanciata nelle acque locali. Chi trova quella croce sarà benedetto per tutto l'anno. La fortunata è proprio lei ma le conseguenze saranno diverse da quello che si aspettava.
AU HASARD BALTHAZAR
Robert Bresson (Francia, 1966)
In aperta campagna, due bambini, Marie e Jacques, battezzano un asinello col nome di Balthazar. L’animale trascorrerà l’esistenza passando di padrone in padrone, da Marie stessa ad un giovane teppista, da un alcolizzato ad un circo e poi ad un mercante di granaglie, mettendo a nudo i vizi umani e testimoniandoli attraverso la sua sofferenza.
NUOVO CINEMA PARADISO
Giuseppe Tornatore (Italia, Francia, 1989)
Due anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, a Giancaldo, un paese siciliano, il cinema è l’unico divertimento. Il parroco, gestore della sala, fa passare sullo schermo celebri film americani e italiani, dopo adeguati tagli di cui si occupa Alfredo, il proiezionista, che inizia ai misteri della macchina da proiezione Salvatore, un ragazzino di dieci anni figlio di un disperso in Russia e fanatico frequentatore del cinema. Quando la cabina prende fuoco perché Alfredo ha voluto proiettare un film anche in piazza, Salvatore, dopo aver salvato il proiezionista, che per le ustioni al volto rimarrà cieco, prende il suo posto nel rinnovato Cinema Paradiso. Ormai adolescente, si innamora di Elena, una ragazza benestante. Chiamato alle armi dopo aver chiesto invano un appuntamento all’amata per salutarla, non riceverà nemmeno risposta alle numerose lettere che le invia, regolarmente respinte in caserma. Dopo il servizio militare, Salvatore, su consiglio di Alfredo, lascia Giancaldo. Trent’anni dopo, diventato un affermato regista, Salvatore torna e trova tutto cambiato.
CORTOMETRAGGI IN CONCORSO
AMATEUR
Simone Bozzelli (Italia)
Un caldo pomeriggio. Serena aiuta Christopher a studiare tedesco. Lui, annoiato, preferisce riprenderla con il suo cellulare. Lei non vuole ma a lui piace, lo fa ridere: soprattutto quando Serena fa il maialino. E quando Christopher ride lei è felice. Attraverso quel gioco, i due si avvicinano e scoprono un’intimità inaspettata.
APE REGINA
Nicola Sorcinelli (Italia)
Elsa ha settant’anni e cinque arnie vuote. Le api se ne sono andate così come suo marito, a cui non perdona di essere morto prima di lei. Solo una nuova ape regina, se accettata, potrebbe far ritornare le api. Una mattina trova nascosto nella rimessa Amin, scappato da un centro per immigrati. La polizia lo sta cercando, lui vuole raggiungere la Finlandia. Elsa decide di dargli ospitalità in cambio di un aiuto con le sue arnie.
CENTO METRI QUADRI
Giulia Di Battista (Italia)
Agnese e Joanna sono due donne “immobili”, ognuna impotente davanti alla propria condizione. La prima, bloccata nelle funzioni motorie e privata della capacità di parlare, vive nella sua camera da letto circondata di ricordi. Joanna, arrivata dalla Russia con il sogno di una vita migliore, lavora come badante. Nonostante la forzata convivenza, le due vivono come estranee, ma un imprevisto romperà i loro fragili equilibri.
LA GITA
Salvatore Allocca (Italia)
Megalie, figlia di senegalesi ma nata e cresciuta in Italia, sta cercando un posto nel mondo. Quando le verrà negata l’opportunità di partecipare a una gita scolastica all’estero, un’occasione per poter rivelare i propri sentimenti al compagno di classe Marco, quel posto nel mondo le sembrerà irraggiungibile.
LUIS
Lorenzo Pallotta (Italia, Romania)
Anni Novanta, decennio di grandi innovazioni tecnologiche in atmosfera di cambiamento. Due fratellini, Luis (12 anni) e Alberto (10 anni), tra esitazioni e paure, vivono l’ultimo istante di condivisione prima del distacco.
MILADY
Giulia Tivelli, Flavia Scardini (Italia)
Colombia, 1995. Una bimba di nome Milady viene accolta fra le braccia dei suoi nuovi genitori, che le cambiano il nome in Giulia. Roma, 2017, Giulia ha bisogno di andare alla ricerca delle proprie origini attraverso l’incontro con alcuni ragazzi che condividono lo stesso vissuto. Questa è la storia di Francesca, Ananth, Giulia e Francesco, che raccontano le difficoltà di essere figli adottivi.
IL NOSTRO TEMPO
Veronica Spedicati (Italia)
Roberta ha nove anni e vuole godersi gli ultimi giorni d’estate in spiaggia a giocare con i suoi amici, suo padre Donato invece la costringe a rimanere a casa per aiutare con le faccende domestiche. La distanza tra i due sembra incolmabile, ma la scoperta che Donato è molto più fragile di quello che sembra, li porterà a restituire valore al loro tempo insieme.
PARKING
Ahmad Seyfipoor (Iran)
Mentre un uomo sta compiendo un furto, si imbatte in due uomini che stanno facendo sesso in una macchina parcheggiata. Il ladro li costringe a dargli tutti i soldi che hanno. I due ragazzi, spaventati, vorrebbero chiamare la polizia ma sanno che così facendo, il ladro finirebbe in galera per tre mesi, mentre loro verrebbero condannati a morte. Sono quindi costretti a tollerare le umiliazioni verbali e fisiche
THE ROLE
Farnoosh Samadi (Iran, Italia)
Iran. Una donna accompagna il marito a un provino. Poiché non ha velleità artistiche, rimane spiazzata quando il direttore del casting, poco persuaso della performance dell’uomo, le propone di provare le battute del personaggio femminile. Invidioso e possessivo, il marito si dimostra subito ostile all’idea che la moglie possa diventare attrice. Quale sarà la decisione?
SHE FIGHTS
Nicola Martini (Italia)
Una ragazza di diciassette anni conosce un ragazzo su internet. Tra loro nasce un amore. Un sentimento che la madre di Teresa non capisce e per cui si preoccuperà fortemente, perché forse questo amore adolescenziale non è quello che sembra.