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MERCOLEDÌ 11 NOVEMBRE | 18:00 | Cinema delle Provincie
CON: Cosmina Stratan, Cristina Flutur, Valeriu Andriuţă, Dana Tapalagă | REGIA E SCENEGGIATURA: Cristian Mungiu; ispirato al libro Confessioni a Tanacu di Tatiana Niculescu Bran | FOTOGRAFIA: Oleg Mutu | MONTAGGIO: Mircea Olteanu | SUONO: Cristian Tarnoveţchi | SCENOGRAFIA: Călin Papură, Mihaela Poenaru | COSTUMI: Dana Paparuz | PRODUZIONE: Cristian Mungiu per Mobra Films; in coproduzione con Pascal Caucheteux, Grégoire Sorlat, Vincent Maraval, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Jean Labadie, Bobby Păunescu per Why Not Productions, Les Films du Fleuve, France 3 Cinéma, Mandragora Movies | DISTRIBUZIONE: Bim Film
Drammatico | Romania, Francia, Belgio; 2012 | Col. - 150’
Dopo anni di lontananza, le due amiche Voichiţa e Alina si incontrano di nuovo. La diversità delle esperienze vissute le ha molto cambiate rendendo ora più difficile ritrovare il legame che le univa…
“Per me Oltre le colline è soprattutto un film sull’amore e sul libero arbitrio; principalmente su come l’amore può riunire i concetti di Bene e Male. La maggior parte dei più grandi errori del mondo sono stati commessi in nome della fede e con l’assoluta convinzione di servire una buona causa.
Oltre le colline parla anche di un certo modo di vivere la religione. Mi ha sempre interessato osservare l’attenzione che i credenti prestano al rispetto delle regole e dei divieti mentre applicano così poco dell’essenza e della saggezza del cristianesimo alla loro vita quotidiana.
Mentre lavoravo al film, ho letto attentamente l’elenco dei peccati a cui fa riferimento la Chiesa ortodossa. Sono tantissimi (464!) e quando li leggi non ci sono più domande da fare. C’è però un peccato che non è sulla lista e che è in assoluto l’argomento di cui avrei voluto parlare di più nel film: il peccato dell’indifferenza. O forse non è un peccato se non è sulla lista. Ma allora di cosa si tratta? È pericoloso o no? Il film parla anche dei diversi modi in cui il Male può manipolare le persone e delle forme sottili in cui può manifestarsi. Chissà se l’indifferenza non è una di queste…
Soprattutto, Oltre le colline vuole parlare delle opzioni e delle scelte di vita che derivano dall’istruzione o dalla mancanza di istruzione e di quante cose nella vita derivano da elementi sui quali non abbiamo alcun controllo, di cui non siamo responsabili. Come ad esempio il nostro luogo di nascita, i nostri genitori e la nostra comunità.
Il film parla anche di una regione del mondo dove, come molte altre, la lunga esposizione a una serie infinita di disgrazie e atrocità di ogni genere trasforma le persone, rendendole inerti e incapaci di reagire a segnali evidenti. Non è necessariamente colpa loro, è solo istinto di sopravvivenza. Ma viene vissuto come un peso per le persone che sopravvivono!”