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Il convegno interculturale e interreligioso promosso dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI che collabora con l’Ente dello Spettacolo, ha aperto il Tertio Millennio Film Fest (TMFF) permettendo un’introduzione al tema che la commissione interreligiosa del TMFF ha promosso: l’armonia delle differenze.
Nel video si potranno ascoltare tutti gli interventi e, quindi, conoscere i contenuti che le voci di donne e uomini di diversa confessione di fede e religione hanno armonicamente sviluppato. Si è trattata di una vera e propria conversazione spirituale che nasce dall’ascolto dialogico, capace di raccogliere prospettive non necessariamente convergenti tra loro. Ma è proprio questa la novità: constatare come le diverse prospettive possono generare armonia e non polarizzazione, cioè ostacoli e paure al dialogo nei confronti “dell’altro da me”, perché la frontiera è una costruzione concettuale illusoria, e quando le diamo consistenza materiale creiamo conflitto.
L’armonia si fa attraverso le disarmonie. E le disarmonie evidenziano la genesi della nostra vita così come i testi biblici ci raccontano. In particolare, la scelta di Dio di non polarizzare il linguaggio su un’unica lingua: la Torre di Babele ci dice, appunto, il superamento del rischio dell’uniformità e la differenza come parte imprescindibile della consapevolezza della propria identità. Costruire relazioni a partire dalla differenza decostruisce le lacerazioni e i limiti dei confini che i nazionalismi tracciano. L’armonia delle differenze è bellezza intesa come processo di perfezionamento interiore, perché chiede alla libertà di ciascuno un cammino di conversione dal cuore rabbioso e odioso, ad un cuore di chi è capace di dare la vita per gli amici: questa è la bellezza della differenza per antonomasia che non teme di dire la verità e le falsità sulla verità.
Nel video potrete notare come i relatori si siano veramente messi in gioco ed abbiano vissuto una vera e propria esperienza di ascolto dialogico. Soprattutto quando alla seconda domanda veniva chiesto loro di di focalizzarsi su un aspetto raccolto dalle risposte alla prima domanda. Potrete raccogliere come è possibile un’armonia delle differenze, quando l’ascolto è dialogico e non dialettico, quando l’accento non cade sul criterio di verità ma su ciò che sta più a cuore.