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In una sala gremita del Cinema Nuovo Olimpia, Agnieszka Holland ha ricevuto il Premio Fuoricampo, assegnato dai festival Tertio Millennio Film Fest, Religion Today di Trento e Popoli e Religioni di Terni. A precedere la consegna del premio, la masterclass tenuta dalla regista sul tema di Green Border, molto caro al Tertio Millennio Film Fest – la cui programmazione continua fino al 18 novembre.
Nel film è raccontata l’ondata migratoria che ha condotto i rifugiati al confine tra Bielorussia e Polonia: «La zona di confine, dove c’è la foresta Zielona Granica, è diventata un laboratorio di violenza e vergogna, un territorio chiuso dove nessuno può entrare, non i medici né i giornalisti. Vietato dare aiuto, in questo caso sei considerato un trafficante e incorri in conseguenze legali. Eppure – ha continuato la Holland – gli attivisti si sono uniti e hanno trovato il modo di portare aiuti, rischiando ma continuando la loro attività senza sosta». E un appello: «La rete di attivisti ci comunica che è a corto di fondi. Chiedo anche a voi sostegno, c’è bisogno di aiuto».
Il Premio Fuoricampo è stato consegnato con la seguente motivazione:
“Attraverso un bianco e nero abbacinante, Green Border ci porta sul confine polaccobielorusso per evidenziare il fallimento di una comunità, farci immergere nella tragedia di un popolo, denunciare lo scandalo di persone usate come proiettili viventi. In quattro capitoli e un epilogo, Agnieszka Holland segue i destini di una famiglia di rifugiati siriani, un’insegnante afghana, una giovane guardia di frontiera e una psicoterapeuta: ci apre gli occhi su una realtà che, per ignavia o opportunismi, abbiamo voluto ignorare. Il suo è un capolavoro umanista e umanitario, un grido e un monito che crede fermamente che il cinema possa smuovere le coscienze e cambiare lo stato delle cose”.
«Sono molto grata agli organizzatori del Tertio Millennio Film Fest, a mons. Davide Milani, e ai festival Popoli e Religioni e Religion Today per avermi attribuito questo premio – ha detto la regista – È, per me e i miei collaboratori, molto significativo».